Il poeta è diventato pazzo. La musa non gli manda più che rime insensate... Maledizione!
Charles Boudelaire, "I fiori del male e tutte le poesie"
mercoledì 10 dicembre 2008
giovedì 21 agosto 2008
Mi pare, a volte, che il Mio Sangue fiotti come una fontana dai ritmici singhiozzi.
Lo sento colare con un lungo murmure, ma mi tasto invano in cerca d'una ferita.
Fluisce attraverso la città come per un campo recintato e trasforma i selciati in isolotti,
cava la sete a ogni Creatura, tinge la natura in rosso.
Spesso al vino capzioso ho chiesto di addormire per un giorno il terrore che M'assilla;
ma il vino rende l'occhio più acuto e l'orecchio più fino.
Ho cercato nell'Amore il sonno dell'Oblio; ma l'Amore, per Me, non è che un materasso d'aghi fatto per procurare da bere a Crudeli Puttane.
Charles Baudelaire, Le Fleurs Du Mal (La fontana di sangue)
Lo sento colare con un lungo murmure, ma mi tasto invano in cerca d'una ferita.
Fluisce attraverso la città come per un campo recintato e trasforma i selciati in isolotti,
cava la sete a ogni Creatura, tinge la natura in rosso.
Spesso al vino capzioso ho chiesto di addormire per un giorno il terrore che M'assilla;
ma il vino rende l'occhio più acuto e l'orecchio più fino.
Ho cercato nell'Amore il sonno dell'Oblio; ma l'Amore, per Me, non è che un materasso d'aghi fatto per procurare da bere a Crudeli Puttane.
Charles Baudelaire, Le Fleurs Du Mal (La fontana di sangue)
lunedì 11 agosto 2008
Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca o colore dei vestiti,
chi non rischia,
chi non parla a chi non conosce.
Lentamente muore chi evita una passione,
chi vuole solo nero su bianco e i puntini sulle i
piuttosto che un insieme di emozioni;
emozioni che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbaglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti agli errori ed ai sentimenti!
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza,
chi rinuncia ad inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia e pace in sè stesso.
Lentamente muore chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare,
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di
gran lunga
maggiore
del semplice fatto di respirare!
Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di
una splendida
felicità.
Pablo Neruda, Lentamente muore
giovedì 7 agosto 2008
domenica 3 agosto 2008
In un antico convento di Cornovaglia l'edera
sorta da una tomba s'avviticchio` talmente
alla rosa muschiata sorta dalla tomba vicina...
... che non fu piu` possibile separare una pianta
dall'altra. Come non sara` mai possibile separare
due anime che si amino d'amore puro.
Mino Milani, da La storia di Tristano e Isotta
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